Sostanzialmente il vetro non è resistente al calore e agli urti (eccezione: il vetro borosilicato, come il Pyrex ecc.). Non aspettate che le candele si consumino completamente. Se il vetro si riscalda troppo scoppia, oppure subisce una tensione termica. Lavate sempre gli oggetti in vetro, soprattutto se il vetro è spesso, solo con acqua tiepida e a mano. Se l’acqua è troppo calda può far scoppiare il vetro, o può generare una tensione termica. Anche l’esposizione diretta ai raggi solari può col tempo generare una tensione nel vetro che prima o poi, aumentando, ne potrebbe causare la rottura. Lavate i bicchieri, i piatti e le ciotole di vetro in lavastoviglie solo con un programma delicato o un programma speciale per il vetro a una temperatura dell’acqua non superiore ai 55° C (ma ne basterebbero anche 45° C). In ogni caso fate controllare e regolare da un tecnico la temperatura dell’acqua, soprattutto se la lavastoviglie è vecchia. Utilizzate solo detersivi di marca e di buona qualità, e seguite le indicazioni del produttore del detersivo sulle dosi da utilizzare. Controllate spesso la brillantezza degli oggetti lavati e il sale (dopo aver riempito la vaschetta del sale azionate il programma di prelavaggio). Gli oggetti in vetro non andrebbero lavati assieme a padelle e pentole. L’ossidazione o la corrosione causate dai detersivi su alcuni metalli generano una soluzione alcalina che opacizza il vetro. Spesso quest’effetto lo si riscontra già dopo un unico lavaggio. La disposizione non corretta delle stoviglie nel cestello della lavastoviglie è una delle cause principali del danneggiamento del vetro. Le stoviglie di vetro non devono entrare in contatto tra di loro. Solo così si può evitare che si graffino. La tensione del vetro viene controllata in fase di produzione, e i prodotti che arrivano sul mercato ne sono del tutto privi. Le crepe nel vetro sono quindi dovute generalmente al modo non corretto di trattarlo.
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